La Pellerina non si tocca

Un nuovo ospedale per Torino nord, che sostituisca il vetusto Maria Vittoria, in uno dei più grandi polmoni verdi della nostra città: il Parco della Pellerina.

Di follie se ne sentono tante ma questa idea del Sindaco Lo Russo e del Presidente della Regione Cirio supera di gran lunga ogni immaginazione.

Voglio partire da una premessa e raccontarvi un po’ cosa sta succedendo.

Certamente nessuno può negare che, dopo decenni di tagli alla sanità che hanno dilaniato il nostro sistema di assistenza territoriale, di un nuovo ospedale nella zona nord ce ne sia assolutamente, oserei dire drammaticamente, bisogno. E che finalmente sia il centro-sinistra che il centro-destra, che quei tagli pur li hanno promossi, siano giunti a questa consapevolezza è certamente un bene.

Non è un bene invece anche solo ipotizzare, dopo tanti inutili proclami a difesa dell’ambiente e contro il consumo di suolo, di collocare la nuova struttura (per un investimento di circa 185 milioni di euro) in un’area verde che presenta criticità elevate sotto molteplici aspetti, uno su tutti: è a rischio idrogeologico.

Ora, la prima cosa minimamente sensata che verrebbe in mente a qualunque torinese pensando a quella zona della città è l’area del ThyssenKrupp. E sarebbe pure un bel contrappasso recuperare quel sito industriale che rimanda al più atroce ricordo delle morti sul lavoro edificando lì un nuovo ospedale che sarà finanziato proprio dall’INAIL, l’Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro.

Quest’ipotesi, purtroppo, è stata prontamente scartata dal sindaco e della sua maggioranza. Ieri infatti, nel primo Consiglio Comunale del 2023, la sinistra cementista del PD ha bocciato la mozione del nostro capogruppo Andrea Russi, che chiedeva di impegnarsi a cercare nuove aree e non intaccare il Parco della Pellerina.

Non so come finirà questa vicenda, so però che una cosa tanto importante non può cadere nel vuoto. Serve parlarne il più possibile e serve mobilitarsi da subito per scongiurare la più sbagliata delle scelte. Noi ci siamo!